Un’ora di vacanza quotidiana! 

Finiscono le vacanze e si torna alla vita di città. La pausa estiva spesso è uno spazio mentale in cui prendono forma propositi e progetti da attuare al rientro, ma la quotidianità, fatta di lavoro, faccende domestiche e gestione familiare, rischia di prendere il sopravvento e di assorbire tutto il tempo a nostra disposizione. Quel libro che abbiamo proprio voglia di leggere, quel film che non ci vorremmo perdere, quell’ amico/a che dovremmo assolutamente rivedere, quell’idea che abbiamo avuto per sistemare l’angolo caotico della stanza e tutti gli altri pensieri propositivi e progettuali rischiano di venire dimenticati a causa di mille altre cose da fare, piccole e grandi, che riempiono le nostre ore ma che spesso non ci danno quel senso di soddisfazione, così importante per il nostro benessere. Dobbiamo,  invece, convincerci che prenderci cura di noi, coccolarci, nutrire e dare spazio al nostro mondo interiore sono aspetti che meritano un ruolo di rilievo nella nostra vita. Sono elementi che hanno un potente influsso sul nostro umore e sulla nostra salute psicofisica e non possono essere relegati solo ai giorni di ferie. Proviamo, allora, a fermarci un attimo e cerchiamo di individuare un momento della giornata in cui dedicarci a ciò che ci fa stare bene. Per alcuni l’ideale è al mattino presto, per altri la sera tardi, per altri ancora la pausa pranzo; non esiste una regola generale, l’importante è che si senta quel momento come giusto per sé. Anche il che cosa farne è molto soggettivo: passeggiare, leggere, scrivere, disegnare, cucinare, allenarsi, uscire con gli amici, fare bricolage o giardinaggio… Sta a noi capire cosa ci fa stare bene e, se impareremo ad ascoltare noi stessi, sapremo scegliere come usare al meglio quello spazio, variando di volta in volta in base a ciò di cui avremo più bisogno quel giorno. Perciò, una volta rientrati, ripartiamo da noi e coltiviamo tutto l’anno la nostra ora di vacanza quotidiana!