“I sogni spianano la strada alla vita e ti determinano, anche se non ne comprendi il linguaggio.” Così scriveva Carl Gustav Jung nel suo Libro Rosso.
Nei sogni, infatti, prendono forma e forza parti di noi che durante la veglia spesso non hanno spazio e vengono allontanate dalla nostra razionalità per i motivi più vari; possono, ad esempio, essere legate ad un’infanzia da cui si sente il bisogno di distanziarsi, oppure essere percepite come potenzialmente pericolose per l’immagine di sé che ci si è costruiti o ancora essere espressione delle nostre paure e fragilità. Soffocare queste parti, paradossalmente, rischia di renderle inconsciamente più influenti, sacrificando, inoltre, le potenzialità di crescita personale che potrebbero offrirci.
Fortunatamente, durante il sonno le difese si allentano ed il nostro mondo interiore può esprimersi con maggior libertà. Attraverso il sogno comunichiamo con noi stessi, usando il linguaggio misterioso e potente delle immagini e dei simboli.
I sogni ci parlano del passato, del presente e del futuro, lavorano per integrare i nostri vissuti verso intrecci più armoniosi, suggeriscono vie da esplorare per raggiungere maggiore consapevolezza o accettazione e possono dar vita a nuove progettualità. A volte riusciamo a coglierne il senso fin da subito, altre volte ci resta oscuro a lungo. In essi si fondono simbolismi collettivi, arcaici e primordiali, con simbolismi individuali, unici ed irripetibili, che si mescolano e si alternano, dando vita a scenari al contempo intimi ed universali.
I sogni sono il luogo dove prende forma il possibile, dove gli opposti convivono e da essi possiamo partire per vivere la nostra vita con maggior pienezza, equilibrio e soddisfazione.
E voi, cos’ avete sognato stanotte?